Mozione - Autonomia differenziata
AI Sindaco del Comune di Contigliano
Al Segretario Comunale
Roberto Giocondi
Al Segretario Comunale
IL CONSIGLIO COMUNALE
Ai sensi dell’art. 52 Regolamento del Consiglio Comunale si prega di inserire tale documento all’Ordine del giorno del prossimo consiglio Comunale
Premesso che
Il 13.07.2024 è entrata in vigore la legge n.86 del 26.06.2024, “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario” che prevede l'attribuzione, alle Regioni che ne fanno richiesta, di competenze ulteriori alle 20 materie a legislazione concorrente Stato/Regioni elencate al terzo comma dell'articolo 117 e alle 3 materie di esclusiva potestà statale elencate al secondo comma, tra le quali norme generali sull'istruzione e tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
Ai patrioti che hanno votato la legge 86/2024, è apparso irrilevante uno dei principi fondamentali della nostra costituzione che all’art. 5 ricorda che “La Repubblica, è una e indivisibile…” e si sono invece incaricati di approvare un provvedimento che promuove la parcellizzazione delle autonomie locali in direzione di tante piccole patrie in una sorta di ritorno allo stato preunitario.
L’Autonomia differenziata che viene introdotta con la L.86/2024, divide ulteriormente l’Italia il cui processo unificante voluto dai padri del Risorgimento vede ancora attive le profonde differenze socio economiche che segnano la storia repubblicana della Nazione.
Una ulteriore frammentazione regionalistica contribuisce all’irrilevanza politica ed economica della Nazione che deve invece confrontarsi, senza alcuna distinzione tra il nostro Mezzogiorno e i sistemi produttivi del centro-nord, con le economie e mercati globalizzati nello scacchiere europeo e mondiale.
La Legge 86/2024 aumenterà ulteriormente i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne con un inaccettabile ritorno alle gabbie salariali che determinerebbero un ulteriore impoverimento dei salari.
La legge 86/2024 assegna alle Regioni ulteriori competenze e potestà legislative che solo il ricordo del rimpallo delle responsabilità e delle azioni sanitarie nella recente pandemia, dovrebbe condurre ad un esito opposto. Con questa Legge si regionalizza e frammenta la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, alimentando in tal modo una competizione territoriale al ribasso sulla pelle di lavoratrici e lavoratori.
Si regionalizza la cultura e la scuola con un colpo mortale alla stessa identità culturale dell’Italia negando il diritto di studentesse e studenti a una scuola pubblica, nazionale, aperta al mondo.
Compromette definitivamente il Servizio Sanitario Nazionale assegnando ulteriori poteri alle Regioni
che saranno così ancor più libere di accelerare il processo di privatizzazione in atto.
La Legge 86/2024 sottrae totalmente allo Stato la competenza su materie strategiche: politiche energetiche; reti e infrastrutture; telecomunicazioni; porti e aeroporti; trasporti; ricerca scientifica; ambiente; cultura; rapporti con l’Ue; commercio con l’estero; protezione civile; previdenza complementare e integrativa; etc.,
L’ulteriore incremento del centralismo regionale aggiunge inoltre impermeabilità ai rispettivi sbarramenti burocratici rendendo, in tal modo, la vita dei cittadini ulteriormente complicata e per un territorio come quello della provincia di Rieti, posto a diretto confine con tre diverse Regioni, si aprono prospettive tutt’altro che incoraggianti.
Rilevato inoltre
Che la procedura individuata per determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) al fine di garantire uniformità nell’attuazione dei diritti civili e sociali risulta farraginosa e complessa, di difficile attuazione nonché foriera di ulteriori costi per l’amministrazione statale;
Considerando poi
che le modalità stabilite per il finanziamento delle attività e dei servizi connessi alle competenze così delegate alle Regioni avvantaggerebbero alcuni territori ed in particolare quelli più ricchi, che riceverebbero ingenti risorse fiscali proprie, sottratte agli introiti dello Stato, impedendo di fatto l’applicazione delle politiche redistributive necessarie a colmare il divario già presente tra Nord e Sud del Paese;
TANTO PREMESSO E CONSIDERATO, IL CONSIGLIO COMUNALE DI CONTIGLIANO INVITA
IL SINDACO E LA GIUNTA:
- A richiedere alla Regione Lazio di non avanzare richieste di "ulteriori forme e condizioni particolari
di autonomia" ai sensi del comma 3 dell'Art 116 della Costituzione.
- A promuovere in tutte le sedi istituzionali, compreso il sito del Comune di Contigliano, l'informazione ai cittadini sulle previsioni e sulle conseguenze della riforma del Titolo V della Costituzione e della legge n.86 del 26.06.2024, “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”
- A inoltrare con urgenza in ogni forma e ad ogni livello istituzionale -parlamentare, governativo, regionale - il contenuto della presente mozione quale espressione di volontà della rappresentanza della propria comunità.
Contigliano 02.08.2024
Roberto Giocondi